Strategic plan familiare

Da Caos per caso.
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La nostra è una bellissima famiglia. Tuttavia con mia moglie (Lucia) spesso abbiamo problemi a definire le priorità e cercare di farle comprendere ai nostri ragazzi. Soprattutto, dobbiamo confessarlo, i problemi economici, ma anche problemi pratici quotidiani come tenere in ordine la casa. Così abbiamo iniziato a domandarci: come affrontare i piccoli e grandi problemi di tutti i giorni?

Lucia ha una piccola azienda e per cercare di farla andare avanti nel migliore dei modi ci siamo trovati a studiare e compilare quello che in gergo viene chiamato "strategic plan".

Lo strategic plan è un modo di definire dove vorremmo arrivare e di tracciare la strada per arrivarci. Anche se la strada è difficile, il definire delle tappe intermedie aiuta a fare piccoli passi alla volta; ma ancor di più aiuta il verificare periodicamente quanto si è fatto e quanto manca.

Abbiamo pensato di applicare questo sistema alla nostra famiglia. Qui potete trovare i miei appunti per preparare tutto il team a scrivere insieme il nostro primo "strategic plan familiare".

Uno strategic plan per un'azienda è un documento molto articolato che affronta diversi aspetti tra i quali i clienti, il mercato, cerca di valutare le opportunità, ecc. D'altra parte il fine di un'azienda e quello di una famiglia ha obbiettivi piuttosto diversi, anche se astraendosi abbastanza non sono così del tutto estranei: il fine di un'azienda è guadagnare soldi, quello di una famiglia crescere e far crescere i figli in un ambiente armonioso e prepararli ad affrontare le sfide che il mondo presenterà loro. Forse quindi alcuni strumenti utili per far crescere l'impresa possono essere riutilizzati proficuamente anche nell'ambito famigliare; se non altro un beneficio si avrà immediatamente: quello di accendere un dibattito su argomenti che altrimenti potrebbero restare taciuti.

Spero non si offenda nessuno se nel seguito prenderò spunti dall'organizzazione dell'azienda per cercare di trovare il modo migliore per far crescere la mia famiglia. Devo dire infatti che è più facile trovare manuali che parlino di come far funzionare un'impresa, molto più difficile invece è trovare manuali che spieghino come far funzionare una famiglia, anche se, a onor del vero, sempre più manuali di "top management" si rifanno a concetti quali ad esempio l'educazione dei figli. Quindi diamo per scontato che tutti sappiano gestire una famiglia con tutte le sue difficoltà, con risultati... beh, lasciamo perdere.

Questo vorrebbe essere un manualetto pratico, alla portata di grandi e piccoli, con qualche esercizio da fare per focalizzare il punto di arrivo. Ogni famiglia è diversa dall'altra quindi cercherò di non dare ricette preconfezionate, ma vorrei trovare con voi il modo per far si che ciascuna famiglia decida la sua propria ricetta, che però, ben inteso, deve poter cambiare nel tempo, man mano che i membri crescono. Alla fine, il mio augurio, è che questa ricetta non serva nemmeno più, perché ciascuno avrà ben compreso il proprio ruolo.

Prima di cominciare

Il luogo

Per esperienza ho notato che questo tipo di "pianificazione" funziona meglio quando si è fuori dal contesto, ossia se non lo si fa in casa o nel solito posto. Il mio consiglio è di cercare un posto tranquillo, lontano dalle distrazioni quotidiane: la televisione, il bucato, la cena, il lavoro, ecc.

Quando avrò trovato il posto adatto, ve lo farò sapere.

Comunque deve essere uno stacco.

Il tempo

Quanto tempo ci vuole? Dipende.

Essenzialmente dipende da voi, dalla vostra famiglia, da come è stato organizzato il tutto e, soprattutto, da quanto tempo avete a disposizione.

Secondo me il tempo perfetto è due giorni, due giorni e mezzo: un week end insomma, dal venerdì pomeriggio alla domenica.

Questo vi deve consentire non solo di fare lo strategic plan, ma anche di passare un po' di tempo insieme: l'obbiettivo dello strategic plan familiare è essenzialmente quello di avviare un dialogo e di capirsi.

Fatevi guidare dall'autista

Nel fare lo strategic plan occorre che qualcuno tenga le fila, può essere il papà o la mamma o tutte e due insieme, oppure una persona esterna alla famiglia... vabbè anche questa, per il momento è solo una mia teoria, devo confermare.

Lo chiamo l'autista, magari ci sono altri termini migliori, non lo so. L'autista è colui che guida il dialogo, ma che lascia che siano gli altri a decidere dove andare. Cerca di moderare la conversazione e di tenerla attiva, di coinvolgere quelli che parlano meno e di tenere a bada quelli che parlano di più. Per questo dicevo che potrebbe essere un membro esterno della famiglia, perché è meno coinvolto e può essere un giudice migliore in certe occasioni.

Occorre anche che qualcuno, senza lasciarsi troppo distrarre, tenga nota di ciò che viene detto, perché alla fine è necessario che quanto si è detto si concretizzi in un piano...

Prepararsi

Non so bene che consigli dare in proposito. Credo che i genitori dovrebbero essere preparati a ciò che li aspetta, perché comunque sia sono loro il capitano della barca su cui si viaggia in casa. Dall'altra parte non vorrei neppure dire di essere troppo preparati, perché questo potrebbe implicare che guidino un po' troppo e limitino le possibilità offerte da tutti gli altri, fossilizzandosi magari sulle proprie posizioni e trascurando un po' le preziosi e spesso essenziali osservazioni dei figli.

Ma è anche vero che se uno decide di iniziare a fare uno strategic plan familiare sta mettendo in gioco ben più che sè stesso e non può cadere in questo tranello.

Usare il buon senso è il cuore è decisamente essenziale.

La "missione" della famiglia

Info.png Nello strategic plan aziendale si chiama "mission" e rappresenta lo scopo dell'azienda, il motivo per cui è stata costituita.

Prima ho abbozzato a quale potrebbe essere il fine della famiglia. Certamente quanto detto è solo una pallida idea del fine della famiglia, ma soprattutto esso potrebbe essere diverso da famiglia a famiglia e in ogni caso potrebbe essere che in seno alla famiglia stessa ci siano delle idee diverse.

E' importante invece che l'idea di famiglia sia condivisa tra genitori e figli, perché su questa idea di famiglia si fonderanno i valori con cui ci si confronterà nel crescere.

Alla fine di questo paragrafo cercheremo di mettere insieme tutti i pensieri che verranno fuori e di riassumerli in poche frasi. Ma vorrei che fosse chiaro fin da ora che questo processo dello "strategic plan" deve coinvolgere tutti i membri della famiglia che devono, ognuno secondo la sua capacità ed esperienza, contribuirvi.

La missione della famiglia per...

...i coniugi

Spesso lo si dà per scontato, per assodato; soprattutto quando arrivano i figli, ma di tanto in tanto vale la pena cercare di parlarne, quando i figli non sono presenti, tra moglie e marito, tra sposo e sposa.

Guardandosi reciprocamente, a cosa serve la famiglia per i coniugi? Che senso ha?

Ricordarsi questo è la base, è il motivo per cui ci si è sposati, ma non solo.

... i genitori

Le stesse persone (moglie e marito) come genitori vedono la famiglia come un luogo diverso; quelle nuove creature tuttavia credo non cambino radicalmente il significato della famiglia, al contrario, lo arricchiscono con uno nuovo che dà un valore in più a quel gruppetto di persone.

Pensando a sè stessi come genitori, che senso ha per loro la famiglia?

... i figli

Le stesse domande che si sono fatti padre, madre, moglie, marito dovrebbero farsela i figli:

Cos'è per i figli in quanto figli la famiglia in cui vivono e crescono? Quindi nel rapporto con i genitori. A cosa gli serve? Cosa si aspettano dai genitori?

... i fratelli

Forse, dissociare l'idea di famiglia come figli e come fratelli è piuttosto difficile soprattutto se i figli non sono ancora grandicelli, ma potrebbe essere interessante cercare di capire qual'è il senso di famiglia che è generato in loro nel rapporto che hanno con i fratelli.

Cosa si aspettano gli uni dagli altri?

Esercizio: La missione della famiglia... a squadre

Provate a concedervi qualche minuto per parlare tra coniugi e poi tra genitori e figli e poi lasciate anche ai figli il tempo di parlare tra loro, fate sì che riportino ai genitori ciò che si sono detti.

Esercizio: La famiglia in poche parole

Tutta la famiglia riunita. Ciascuno scrive su un Postit16.png postit una parola per descrivere la famiglia in confronto a genitori/figli sia in confronto a coniuge/fratelli. Si ha a disposizione qualche minuto, poi a turno ognuno attacca un fogliettino al muro disponendoli come meglio desidera.

Verranno fuori molti "sostantivi" o "aggettivi".

Prendendo ciascun foglietto si dovrebbe poi chiedere a tutti quanti perché è stato suggerito quello specifico sostantivo.

Tip.png Per rompere il ghiaccio talvolta è utile che uno dei genitori inizi, i ragazzi si faranno avanti quando si sentiranno pronti e sicuri.

Ad esempio. "Gioia", perché per voi la famiglia è "Gioia"?

Cercate poi di riunire i Postit16.png postit per "affinità" in modo che tutti quelli che esprimono un significato analogo si trovino uno vicino all'altro.

Esercizio: La missione della famiglia in un minuto

Provare a fare un esercizio alla luce di quello precedente, a turno ciascuno dice cos'è per lui la famiglia, in poche parole. Qualcuno dovrebbe prendere nota e alla fine si dovrebbe cercar di concordare un'unica frase che vada bene per tutti. E, soprattutto, che sia compresa da tutti!

Famiglia vuol dire...

Es. in Lilo e Stitch "Famiglia vuol dire che nessuno viene lasciato indietro"

La "vision" della famiglia

Affida al Signore le tue opere

e i tuoi progetti avranno efficacia.

Pr 16,3
Info.png Nello strategic plan aziendale si chiama "vision" ciò che l'azienda vorrebbe essere idealmente.

La vision della famiglia, è il sogno, la famiglia ideale secondo noi, non lo stereotipo di famiglia che si vede sui cartelloni pubblicitari, ma quella che noi vorremmo che la nostra fosse.

Anche se siamo felici della nostra famiglia, anzi, talvolta forse proprio perché siamo felici della nostra famiglia, come vorremmo che fosse ancora migliore? Non si tratta di non amare ciò che abbiamo ma proprio perché l'amiamo di desiderare qualcosa di più per essa.

E questa visione, questo sogno della famiglia può incarnarsi in tutte le forme del mondo. Per qualcuno può voler dire una famiglia più ampia, una famiglia che sappia accogliere chi è in difficoltà; per qualcun altro può voler dire una famiglia altrove, via dalla città o in città; o, ancora, una famiglia più unita, che mangia insieme. Esiste una famiglia ideale per ciascuno di noi. Qual'è la vostra?

Anche se ci rendiamo conto che è impossibile da realizzare; in sede "professionale", si fa di solito questo esercizio. Ammettendo di avere tutti i soldi che servono, budget illimitato, risorse illimitate; come vorreste che fosse l'azienda? Cosa vorreste che fosse?

Cerchiamo di pensare alla famiglia nello stesso modo.

Non solo, ma quali sono i sogni di ciascuno? I desideri? Le speranze?

Tutto questo costituisce la "vision" della famiglia, cerchiamo di focalizzarla.

Esercizio: quello che vorrei

Invitate tutti a turno ad esprimere un desiderio.

Prima lasciate che si esprimano i desideri più "umani", tipo "io vorrei una bici nuova", lasciateli esaurire; va bene e serve per comprendere il gioco. Anche i genitori si devono lasciare andare a questo gioco, se no non è valido!

Poi cercate di andare più in profondità. Lasciatevi trasportare. E soprattutto: divertitevi!

Il vantaggio competitivo: le qualità di ognuno

Ogni famiglia è un formidabile gruppo con qualità uniche molte positive, alcune negative. Attraverso queste qualità, agendo come un buon team, una squadra ben affiatata si riesce a mettere a frutto le qualità di tutti e a mettere da parte i difetti che inevitabilmente ognuno di noi ha.

Il "vantaggio competitivo" della famiglia consiste proprio nella sua unicità, che la rende irripetibile e un dono prezioso per tutti. Conoscere la nostra unicità di famiglia ci consente di amarla ancora di più e di riconoscere che un tale dono deve essere aperto agli altri.

Esercizio: Sei unico perché

A turno ognuno dice una qualità unica di ciascuno, poi la scrive su un Postit16.png postit e la attacca su una lavagna in un riquadro con il nome della persona a cui si riferisce.

Alla fine ciascuno scrive su un Postit16.png postit un difetto di ciascuno degli altri e lo tiene da parte.

Dopo ciò si raggruppano le qualità di ognuno per tipologia. Quindi si estraggono i "difetti" e si pongono anche questi nel riquadro di ciascuno.

Questo esercizio ci deve servire a farci capire quanto siamo unici nella famiglia e per che cosa siamo apprezzati. Il fatto che comunque ci vengano riconosciuti dei difetti non deve scoraggiarci, al contrario deve aiutarci a prenderne atto per migliorarci, al limite potenziando i nostri "punti forti": saremo perdonati se a fronte di tantissime qualità abbiamo anche qualche difetto, chi non ne ha??

Analisi della famiglia

Ormai l'avrete capito sto pesantemente attingendo alle tecniche aziendali per avviare un dialogo nella famiglia. Dialogo che non è detto che manchi, ma che potrebbe essere spesso orientato ad altro di diverso dalla conduzione familiare.

Procediamo quindi nel nostro processo di pianificazione utilizzando uno strumento chiamato Analisi SWOT, non lo useremo proprio in maniera rigorosa e non è neanche detto che tutti lo debbano usare per intero, ma ci sono alcune cose che dobbiamo vedere e se abbiamo avuto l'accortezza di affrontarli precedentemente con i figli "OK Johnny!", altrimenti beh! almeno pensiamoci un momentino.

L'analisi SWOT è spesso utilizzata per generare possibili strategie creative per raggiungere gli obbiettivi prefissati, tramite la domanda e la risposta date a ciascuna delle seguenti quattro domande:

  • Come possiamo utilizzare e sfruttare ogni Forza?
  • Come possiamo migliorare ogni Debolezza?
  • Come si può sfruttare e beneficiare di ogni Opportunità?
  • Come possiamo ridurre ciascuna delle Minacce?

I punti di forza e i punti deboli della famiglia

Prendere atto di quanto valiamo (e anche un po' i nostri difetti) ci aiuta a capire meglio chi siamo e cosa possiamo fare per essere migliori e come possiamo contribuire per rendere la nostra famiglia un posto migliore in cui vivere per tutti.

Le opportunità esterne

Sfruttare le opportunità non significa essere "opportunisti", ma attenti. In particolare qui non ci riferiamo con "opportunità" allo sfruttamento degli altri, semmai esattamente il contrario. Metterci a disposizione degli altri è un'opportunità magnifica per far crescere la nostra famiglia e sarebbe un vero peccato perderla. Ma anche sfruttare le occasioni che altri ci offrono sarebbe un peccato. Abbiamo un conoscente missionario? Andarlo a trovare mentre svolge il suo mandato è un'opportunità fantastica per aiutare lui e la nostra famiglia, e anche una buona occasione per riallacciare dei rapporti lasciati andare.

Quindi per inquadrare le opportunità che ci stanno intorno facciamo il piccolo esercizio di vedere quello che ci sta intorno allargando man mano gli orizzonti: prima guardiamo la nostra stretta cerchia di conoscenti e parenti, poi allarghiamola e vediamo più in là fino ad arrivare a vedere se intorno a noi ci sono opportunità offerte dagli enti, dalle aziende, da "amici di amici", che possono aiutare noi e i nostri ragazzi a fare esperienze nuove di crescita.

E non pensiamo che crescere significhi solo diventare più alti. Imparare qualcosa di nuovo, una lingua, vedere dei posti nuovi e diversi, parlare con sconosciuti, visitare persone meno fortunate, fare un'esperienza nuova (mai provato il campeggio?), ospitare in casa nostra qualcuno che viene da lontano oppure il nostro vicino che ha bisogno per un po', oppure... guardatevi attorno il mondo offre infinite opportunità.

Alle volte siamo così concentrati nel vivere il nostro quotidiano da dimenticarci di guardare attorno a noi per scoprire quanto il nostro "quotidiano" sia incredibile!

Le minacce esterne

Traguardi e Obbiettivi

Obbietivi strategici

Dove vogliamo arrivare? Cosa vogliamo fare?

Pensare come se il tempo fosse più dilatato, entro i prossimi 5 anni

  • Persone
  • Sistemi, strumenti
  • Processi, educazione, disciplina
  • Finanza
  • Casa

Traguardi

Attenzione cambia il tempo, entro il prossimo anno

Dove vogliamo arrivare? Cosa vogliamo fare?



Strategia

DISCIPLINA ita.png

A questo punto, se parlassimo di un'azienda, dovremmo cominciare a pensare a fare la Balanced Scored Card, uno strumento di supporto nella gestione strategica dell'impresa che permette di tradurre la missione e la strategia dell'impresa in un insieme coerente di misure di performance, facilitandone la misurabilità.

Non mi sento di cercare di definire una BSC per la famiglia, ma credo che si è fatto del lavoro per capire chi siamo e cosa vorremmo e tutto questo deve in qualche modo sfociare in un piano d'azione (se no che strategic plan sarebbe?) per andare da qualche parte.

Questo "piano" è il nostro tentativo per incamminarci verso il tipo di famiglia che vorremmo, ci regala un po' di disciplina che è un modo efficace per tendere agli obbiettivi.

Questo è la parte più difficile e tutti dovrebbero essere coinvolti e capire cosa si sta facendo. Qui si definiscono le regole a cui tutti dovranno sottostare, quindi se qualcuno non è d'accordo è bene che lo dica adesso e si arrivi a un compromesso. Ovviamente nulla è scritto sulla pietra e le regole potranno essere cambiate in futuro, ma le regole non devono essere cambiate con leggerezza... altrimenti che regole sono?!

La strategia però non è solo "regole", è anche "soluzioni" e "itinerari". Quindi individuati gli obbiettivi e i traguardi, bisogna definire come vogliamo organizzarci per raggiungerli.

Definire le regole

Attenzione.png Le regole valgono per tutti!

Credo anche che qui le mamme siano quelle che hanno più da dire. Beh, almeno nella nostra famiglia. Tutti devono dare una mano, anche i papà/mariti! Eh, si vede che io sono uno che si da da fare in famiglia? Già però sono un bel disordinato e qui la disciplina è la migliore guida.

Però anche i ragazzi avranno qualcosa da dire. Devono essere ascoltati!

Insomma può essere che vangano fuori un bel po' di regole e potrebbe essere difficile metterle in pratica tutte da subito. Bene, scegliamo le più importanti e introduciamo le altre poco alla volta, con il tempo e secondo le necessità che possono evidenziarsi nel tempo. Quelle non introdotte da subito non devono essere dimenticate, sono regole e devono valere fin da subito, diciamo che il loro rispetto deve diventare obbligatorio con il tempo.


Distribuire i compiti

Info.png I compiti sono "regole" speciali per ciascuno

Chi fa, che cosa, quando

Decidere cosa fare

Le cose pratiche da fare, chi le deve fare, entro quando

Decidere le cose da decidere

Non tutto potrà essere pianificato nei dettagli durante questa sessione dello strategic plan familiare, è importante allora segnarsi le cose che dovranno essere definite in un secondo momento.

Però ricordatevi, datevi una scadenza entro cui deciderle e metterle in atto.

Ricapitolare

Alla fine di tutto ciò è bene che si scriva qualcosa di quanto si è detto e di quanto si è deciso.

Fate anche una foto, servirà a ricordare un bel momento, ma servirà anche a ricordare a tutti che sono state prese delle decisioni, che in qualche modo devono essere vincolanti.

Post Scriptum

Qualcuno potrà chiedersi se questo sistema funziona.

Non lo so.

Per il momento questo sono solo appunti, di ciò che intendiamo fare.

Figlio mio, Dio ti ha donato a me perché tu possa continuare a portare il mio nome e dare continuità alla nostra famiglia.

Ricordati di essere sempre riconoscente per la vita ricevuta.

Obbedisci a chi ti ama, perché chi ti ama vuole il tuo bene, anche se esso può sembrare faticoso e duro.

Cerca sempre ciò che è buono davanti a Dio e respingi il male, travestito in forme attraenti. Vivi nell'onestà e nella rettitudine: esse alla lunga danno piacere e gioia.

Non danneggiare nulla di ciò che appartiene alla famiglia, perché un giorno sarà tuo.

Se puoi, per quanto sta in te, vedi di migliorare i difetti che hai visto in me, perché la novità della primavera abiti sempre nei tuoi giorni.

E ricordati che il Signore ti è sempre vicino e ti dà la forza per vivere. A lui non far mancare la tua preghiera di lode, di ringraziamento, di supplica.

Questo stesso Dio lo lascerai in eredità ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli.

Questa sarà la nostra forza segreta. La fonte dell'unità e della pace.
Pr 4