Astore
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Identificazione
Rapace diurno della famiglia degli Accipitridi. I sessi hanno una morfologia e colorazione simile, anche se la femmina ? circa 1/3 pi? grande del maschio. Le parti superiori sono grigio-brune; il capo ? scuro con uno stretto sopracciglio bianco macchiato di nero (pi? marcato nella femmina). Parti inferiori e copritrici alari fortemente barrate di marrone su sfondo bianco. Sottocoda bianco (pi? evidente nella femmina) e coda bianca barrata.
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Dimensioni
Raggiunge una lunghezza di circa 48-62 cm, e un?apertura alare di 96-127 cm.
Identificazione immaturi
Identificazione resti
Comportamento
Bench? specie molto elusiva, l?Astore ? pi? facilmente visibile nel periodo di corteggiamento (marzo), quando effettua il caratteristico volo ?a festoni? sopra il territorio di nidificazione.
Il nido viene costruito principalmente dal maschio nel mese di marzo e pu? essere riutilizzato di anno in anno. Esso ? ubicato tra i 10 e i 20 m dal suolo presso le biforcazioni o su rami laterali di grossi alberi. Le dimensioni variano tra gli 80 e i 120 cm di diametro, con uno spessore di circa 40 cm. La deposizione (2-4 uova) si ha intorno alla met? di aprile e la schiusa avviene dopo 35-38 giorni di incubazione, principalmente a carico della femmina, talvolta coadiuvata dal maschio. I pulli abbandonano il nido dopo circa 35-45 giorni e raggiungono l?indipendenza dopo 70 giorni.
Habitat
L?habitat preferito ? rappresentato dalle formazioni di conifere: la maggior parte della popolazione regionale nidifica nelle peccete montane e subalpine estese e poco disturbate; sono invece evitate le formazioni troppo chiuse (fitte) o troppo giovani oppure soggette a frequenti interventi selvicolturali.
Alimentazione
Si nutre di uccelli e mammiferi, sino alle dimensioni di una Galliforme o di un Lagomorfo, (galli forcelli, ghiandaie, colombacci, scoiattoli, lepri). Effettua una caccia di appostamento su prede che in genere sono ferme.
Segnali_sonori
Distribuzione in Italia
In Italia la specie e tendenzialmente stanziale; compie al massimo spostamenti altitudinali, con alcuni individui che, nel corso dell?inverno, si portano dai monti al piano. Il nord Italia ? tuttavia interessato dall?arrivo di modesti contingenti di popolazioni nordiche, che possono essere considerati erratismi perlopi? limitati a soggetti immaturi.
Nidifica in modo continuo su tutto l?arco alpino e penetra nella fascia prealpina (Orobie, Val Camonica, Alto Garda). Le densit? non sono note per tutta la regione. Occupa con basse densit? la fascia collinare e dell?alta pianura; nidifica regolarmente ad esempio nel Parco del Campo dei Fiori e in quello della Pineta di Appiano Gentile e Tradate.
All?interno delle aree protette lombarde la specie ? verosimilmente presente con densit? variabili in tutti o nella maggior parte dei parchi regionali montani e nel Parco Nazionale dello Stelvio