Timelapse, hyperlapse, slowmotion

Sono tre tecniche di ripresa in cui il tempo scorre in maniera diversa dal tempo reale, hanno lo scopo di accelerare o rallentare l'evoluzione dell'azione.

Timelapse

Cos'è

Il time-lapse è una tecnica cinematografica nella quale la frequenza di cattura di ciascun fotogramma è nettamente inferiore a quella di riproduzione. A causa di questa differenza, nel video finale, il tempo sembra scorrere più velocemente del normale. Un filmato time-lapse può essere ottenuto processando una serie di fotografie scattate in sequenza e opportunamente montate o attraverso video che verranno poi accelerati.

In breve

Grazie a questo metodo di cattura della scena si è quindi in grado di velocizzare così tanto il tempo che potremo osservare qualcosa che nella quotidianità non noteremmo (ad esempio la rotazionedelle stelle, il semplice movimento delle nuvole, lo scioglimento di cubi di ghiaccio in un bicchiere di aranciata, ecc.).

Quando usarlo?

La tecnica del time-lapse è in grado di produrre immagini davvero spettacolari, e la sua applicazione spazia dai documentari naturalistici, alla realizzazione di clip aziendali, al semplice racconto di piccole storie di vita. Particolarmente consigliato per sottolineare lo scorrere del tempo ed evidenziare processi lenti che, visti a velocità naturale, potrebbero risultare noiosi.

Hyperlapse

Che cos'è?

Con hyper-lapse si indica una tipologia di time-lapse che viene realizzato in movimento in uno spazio fisico molto ampio, senza l’ausilio di slider / dolly motorizzati, che invece vengono utilizzati per distanze inferiori (tra i 50cm e i 200cm normalmente).

Immaginate quindi un time-lapse dove, durante la pausa tra uno scatto e l’altro, la fotocamera viene ogni volta spostata di qualche centimetro.

In breve

Si tratta di un timelapse in movimento.

Quando usarlo?

L'utilizzo più comune di un hyperlapse è la ripresa di un percorso, una strada, magari al tramonto. Si può usare questa tecnica, ad esempio, per i miei video di viaggio in quanto permette di far capire a chi guarda il video, il percorso fatto o il mutamento di un paesaggio mentre si percorre una strada.

Slowmotion

Che cos'è?

Lo slow-motion o anche supermotion è un effetto cinematografico in cui un movimento è riprodotto a una velocità più lenta del reale. Questa tecnica cinematografica può essere premeditata, cioè sappiamo in anticipo che una particolare scena vogliamo girarla in slowmotion, oppure elaborata nel montaggio, ovvero utilizzeremo delle clip girate a velocità standard e le rallenteremo con i software di montaggio (N.B. per sfruttare la tecnica dello slow-motion in fase di montaggio, la nostra clip dovrà esser catturata ad un alto numero di fotogrammi al secondo).

Partiamo dalle basi: l’occhio umano percepisce come fluido un video catturato a 24-25 frame al secondo ed è per questo che, in base alla codifica i video vengono registrati solitamente a 24, 25 o 30 fps. Alcuni telefoni moderni possono però registrare ad un frame rate più alto, solitamente multiplo, quindi 50 o 60 fps. Questa immagini risultano più fluide all’occhio umano (aumentando ulteriormente gli fps non si percepisce una particolare differenza), ma abbiamo anche un altro vantaggio. Considerando quanto detto prima è possibile raddoppiare il tempo di riproduzione di un video a 50 fps e ottenere quindi un video da 25 fps lungo il doppio. In questo modo abbiamo sì rallentato il video, ma l’abbiamo anche mantenuto entro un range di fluidità accettabile.

Un video a 50/60 fps richiede più potenza di calcolo per essere realizzato e occuperà più spazio.

Salendo ancora di frame rate, solitamente 120 e 240 fps nei telefoni, è facile intuire come sia possibile rallentare rispettivamente di 4 e 8 volte il video senza perdere di fluidità.

Quando usarlo?

Questa tecnica perché permette di concentrarsi profondamente su un soggetto o riprendere qualcosa di veloce enfatizzandone i dettagli. Quindi può essere utilizzata quando si desidera che una scena importante e veloce resti impressa negli occhi dello spettatore.