Marmotta alpina

Da Caos per caso.
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Identificazione

La Marmotta ? caratterizzata da corpo tozzo, testa rotonda e grossa, orecchie piccole, arti brevi e pelliccia folta. Quest?ultima si presenta costituita da peli lunghi 3-6 centimetri sul dorso e sulla coda, pi? corti sull?addome, e rasa sulla testa e sugli arti. La tonalit? complessivamente bruno-grigiastra del colore del mantello ? data dalla peculiare colorazione di ogni singolo pelo: questo ? infatti nero alla base, pi? distalmente fulvo, ancora nero e molto chiaro nella parte apicale. La colorazione della pelliccia ? comunque variabile poich? in relazione all?ambiente in cui vive l?animale.


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Dimensioni

L?adulto ? caratterizzato da una lunghezza testa-corpo, misurata dalla punta del naso alla base della coda, di circa 50-60 centi


Identificazione immaturi

Identificazione resti

Comportamento

Vive in gruppi familiari composti dalla coppia adulta, dai loro piccoli dell?anno e dai fratelli nati l?anno precedente. Pi? famiglie possono occupare la stessa zona, interagendo tra loro, ed ogni individuo marca il proprio territorio tramite ghiandole poste ai lati del muso, tramite ghiandole anali, o tramite l?urina. Abitano in tane scavate da loro stesse o al limite utilizzano anfratti naturali in roccia (zone carsiche o macereti), e passano sei mesi all?anno in letargo, dalla prima met? di ottobre fino alla seconda met? di aprile. Durante tale periodo nelle camere di ibernazione la temperatura non si abbassa mai al di sotto dello zero e l?umidit? rimane costante intorno al 70%: il cuore degli animali batte 1-2 volte al minuto e un respiro dura due minuti, mentre la temperatura corporea passa dai 37 ai 3 ?C. Nell?arco dei sei mesi di letargo si verificano alcuni risvegli temporanei per permettere defecazione e minzione, ed ? stato provato come esista una termoregolazione sociale all?interno della colonia, per cui tutti gli individui dello stesso gruppo passino quasi simultaneamente dallo stato di letargo profondo allo stato di torpore temporaneo.


Il calo di peso riscontrabile ad aprile non ? da imputare al letargo ma si verifica nei primi giorni di veglia in coincidenza con il periodo degli amori. Questo ha inizio da fine aprile ai primi di maggio; gli accoppiamenti avvengono in tana seguiti, 34 giorni dopo, dalla nascita di 2-4 piccoli ognuno dal peso di 30 grammi circa, ciechi e nudi, che restano in tana per 40 giorni circa. Per i primi 20 giorni i cuccioli vengono allattati, poi, comparendo gli incisivi ed aprendosi gli occhi, vengono svezzati con piante erbacee portate in tana dalla madre (Leguminose, Ranuncolacee, Crucifere, Gentianacee, Rosacee). La dieta dell?adulto comprende anche Coleotteri, larve di altri insetti, vermi, radici e lumache. A causa del costante bisogno di sale non ? raro vedere marmotte leccare quello destinato a camosci e stambecchi mentre pi? difficile ? vederle abbeverarsi, in quanto l?acqua necessaria viene assunta attraverso la dieta.


Le femmine raggiungono la maturit? sessuale al terzo anno d?et? e possono rimanere gravide ogni 1-2 anni. L?et? massima raggiunta dalla marmotta ? di 15-18 anni.

Le principali attivit? giornaliere, a partire dalla sveglia mattutina ai primi chiarori dell?alba, sono state cos? identificate: sosta sul terrazzino, ossia controllo dal proprio materiale di scavo prospiciente l?uscita della tana, dell?assenza di predatori od intrusi; toelettatura individuale, o ?grooming? se compiuta tra individui diversi, pascolo e ?sunning? (prendere il sole). Il gioco infine sia compiuto tra piccoli che adulti o tra piccoli ed adulti, ? ben rappresentato ed importantissimo, poich? rafforza i legami sociali. Durante l?intero arco della giornata per?, qualsiasi sia l?attivit? in corso, sono sempre presenti le ?sentinelle?, pronte ad avvisare con il loro grido simile ad un fischio, indiscutibile segno di riconoscimento della presenza di marmotte, le incursioni di predatori, aquile o volpi, o di estranei fattori di disturbo. Come l?uomo.


Habitat

La Marmotta ? un animale tipicamente montano che vive tendenzialmente al di sopra del limite del bosco (2300-2400 metri) fino a quote variabili, diverse da zona a zona, ma rappresentabili dal limite inferiore delle nevi perenni (3000-3500 metri).

Predilige i versanti caldi esposti a Sud, Sud-Ovest e Sud-Est anche se non vengono del tutto disprezzati quelli con altre esposizioni, compresi quelli pi? freddi esposti a Nord. Le pendenze dei versanti in cui si rinvengono le colonie variano da bassa ad elevata.



Alimentazione

Segnali_sonori

Distribuzione in Italia

Nella regione ? specie comune nei parchi alpini, con buone densit? nel Parco dell?Adamello, delle Orobie bergamasche, delle Orobie valtellinesi, del Bernina, del Livignese e nel Parco Nazionale dello Stelvio. Reintroduzioni sono state pianificate o eseguite in diverse aree, ad esempio nel Parco dell'Alto Garda Bresciano e nel Parco delle Grigne.



Distribuzione in Europa

Traccia

Pista

Nido o Tana

Segni del passaggio

Segni della nutrizione

Escrementi e borre

Segni della pulizia

Altri segni

Storie e leggende

Curiosit�

Descrizione per i bambini