Differenze tra le versioni di "Action point/Esempi"

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In questa fase di lavoro il facilitatore può, mantenendo il suo approccio non intrusivo ed evitando di influenzare i partecipanti, mantenere una condotta più supportiva e '''consulenziale''', aiutando l'espressione dei concetti, la loro parafrasi e formalizzazione.
 
In questa fase di lavoro il facilitatore può, mantenendo il suo approccio non intrusivo ed evitando di influenzare i partecipanti, mantenere una condotta più supportiva e '''consulenziale''', aiutando l'espressione dei concetti, la loro parafrasi e formalizzazione.
  
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Versione delle 10:44, 23 set 2018

Brief       Per ciascun principio guida votato dal gruppo identifichiamo -discutendo collettivamante- almeno un'azione semplice e praticabile che possa essere messa in atto a partire da domani per rendere concreto il senso del principio guida. Tale azione è detta action point.

L'obiettivo di quest'ultimo esercizio è di trasformare l'orientamento ispirazionale offerto dai principi guida in azioni concrete ed immediatamente praticabili.

Questa fase può durare molto tempo a seconda delle discussioni che si generano per ogni principio guida e del grado di coinvolgimento dei partecipanti. È opportuno stabilire un tempo limite da dedicare all'esplorazione di ciascun principio guida.

Consigli per il facilitatore

In questa fase di lavoro il facilitatore può, mantenendo il suo approccio non intrusivo ed evitando di influenzare i partecipanti, mantenere una condotta più supportiva e consulenziale, aiutando l'espressione dei concetti, la loro parafrasi e formalizzazione.