Differenze tra le versioni di "Robinia, acacia falsa"
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Versione delle 22:46, 27 gen 2010
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Nome Latino: Robinia pseudoacacia L.
Famiglia: {{{1}}}
Origine: America settentrionale
Attenzione può essere Tossica
Dimensioni
Altezza: 0-25
Aspetto
Aspetto: Albero
Portamento: Eretto
Forma: Chioma colonnare,tende ad appiattirsi Corteccia: \n\nCorteccia di colore giallo\n\n
Radice: grigio-bruna profondamente solcata con cordonature che si intrec\n\n Fusto: erettto, biforcato con rami spinosi\n\n
Descrizione delle foglie
composte, imparipennate, alla base presentano piccole stipole spinose, lunghe 20-30 cm, con 13-15 foglioline ellittiche, con brevissimo picciolo, margine liscio, apice variabile, quasi sempre opposte, ad inserzione alterna
Forma della foglia : A foglia larga
Gemme
minuscole, tardive, le spine sono opposte
Descrizione dei fiori e dei frutti
ermafroditi,papilionacei, con infiorescenze a grappoli di 15-25 cm, corolla bianca con macchia gialla sul vessillo,
Colori: bianco,
Periodo di Fioritura: Mag,Giu,Lug
Descrizione dei frutti
legumi di colore bruno a maturità, lunghi 10 cm, appiattiti, rimangono sui rami anche nei mesi invernali
Habitat
Pianta molto rustica
Periodo vegatativo : perenne spogliante
Notizie
Malattie
Impieghi
Altri Impieghi
Pianta originaria dell'America del Nord, introdotta in Europa nel 1601, da 'J. Robin', curatore dei giardini reali di Francia. Importata in Italia nel 1662, presso l'Orto Botanico di Padova. Pianta molto rustica, si propaga molto facilmente per le sue capacità pollonifere, sino ad assumere il carattere di infestante, perché scaccia dal suo territorio le specie a crescita più lenta. Il suo legno, duro e compatto, non viene attaccato dagli insetti ne dall'umidità per cui é preferito per usi esterni, come pali, costruzioni, strumenti agricoli. Le sue doti di elasticità, resistenza e facilità ad essere lavorato lo hanno reso uno dei migliori legni della nostra zona. I suoi fiori appena sbocciati sono commestibili, per farne frittelle e liquori. E' una pianta mellifera, infatti le api suggono volentieri il suo nettare profumato, ricavandone un miele liquido, trasparente, profumato e molto pregiato. Tutte le altre parti della pianta sono pericolose per l'uomo, per la presenza nella pianta di 'Robina' una tossialbumina. Il nome della pianta é stato dedicato da Linneo, a 'J. Robin' che introdusse la pianta in Europa.