Differenze tra le versioni di "Cos'è LEGO Serious Play"

Da Caos per caso.
Jump to navigation Jump to search
none>TheHacker
none>TheHacker
Riga 18: Riga 18:
 
# Fase 2: Costruzione: I partecipanti costruiscono un modello LEGO che rappresenta le loro riflessioni sulla sfida della costruzione.
 
# Fase 2: Costruzione: I partecipanti costruiscono un modello LEGO che rappresenta le loro riflessioni sulla sfida della costruzione.
 
# Fase 3: Condivisione: I partecipanti condividono il significato e la storia che hanno assegnato ai propri modelli.
 
# Fase 3: Condivisione: I partecipanti condividono il significato e la storia che hanno assegnato ai propri modelli.
 +
 +
== Fase 1: La sfida ==
 +
Prima dell'inizio del workshop il facilitatore formula ogni sfida, considerando lo scopo del workshop, in modo da favorire la riflessione e il dialogo.
 +
 +
All'inizio del processo, viene posta ai partecipanti la "sfida", viene indicato chiaramente il tempo a disposizione e il facilitatore chiede ai partecipanti di costruire un modello che esprima i propri pensieri o che rappresenti la risposta alla sfida.
 +
 +
Le scelte del facilitatore nella definizione delle sfide e la loro descrizioni è cruciale per il risultato del workshop. Il compito del facilitatore è dunque di presentare la sfida in modo che serva al meglio allo scopo del workshop, seguendo i principi di base del metodo.
 +
 +
== Fase 2: Costruzione ==
 +
Nella fase di costruzione i partecipanti costruiscono la loro propria risposta alla sfida che è stata loro lanciata.
 +
 +
Mentre costruiscono i propri modelli assegnano loro un significato e creano una narrazione per mezzo di metafore. Durante questa fase, ogni singolo partecipante ha l'occasione di riflettere sull'aspetto del tema introdotto dalla sfida e può quindi acquisire una comprensione più chiara e dettagliata di quelle che sono le proprie riflessioni e i propri pensieri sull'argomento.
 +
 +
Il processo di costruzione ispira e supporta tutto il processo di riflessione poiché i partecipanti hanno la possibilità di ''pensare con le loro mani''. Il fatto che utilizzino le mani per costruire dei modelli concreti e tridimensionali dei loro pensieri, consente un accesso più facile alla conoscenza e all'esperienza che è immagazzinata nella loro mente e catalizza nuovi flussi di pensiero.
 +
  
  
 
[[Category:Manuale LSP]]
 
[[Category:Manuale LSP]]

Versione delle 15:36, 23 set 2018

LEGO® Serious Play® è una metodologia di facilitazione orientata all'apprendimento organizzativo, fondata sull’impiego dei mattoncini LEGO® come supporto metaforico all’espressione, al confronto e all’accelerazione dei processi decisionali.

La pratica metaforica al centro di LEGO® Serious Play® conduce a costruire con le proprie mani modelli tridimensionali del tema in gioco, sia esso di carattere strategico, operativo o relazionale. Fortemente basata sulle scienze dell'apprendimento,LEGO® Serious Play® è l'unica metodologia nata e riconosciuta da LEGO® stessa a basarsi sull'utilizzo di mattoncini LEGO®.

I capisaldi della metodologia consistono nella libera espressione personale e nella creazione di un punto di vista collettivo sul tema in questione.

Attraverso di essa è possibile guidare piccoli gruppi (max 10 persone per tavolo) verso una riflessione su un tema condiviso.

Principi del metodo

Il metodo si basa su tre passaggi fondamentali:

  • Costruzione del modello
  • Assegnazione di un significato, creazione della Metafora relativa al modello
  • Narrazione e condivisione con il gruppo del significato della metafora.

Fasi del processo

Le tre fasi fondamentali della struttura del processo LEGO® SERIOUS PLAY® sono:

  1. La sfida: il facilitatore pone la sfida della costruzione ai partecipanti.
  2. Fase 2: Costruzione: I partecipanti costruiscono un modello LEGO che rappresenta le loro riflessioni sulla sfida della costruzione.
  3. Fase 3: Condivisione: I partecipanti condividono il significato e la storia che hanno assegnato ai propri modelli.

Fase 1: La sfida

Prima dell'inizio del workshop il facilitatore formula ogni sfida, considerando lo scopo del workshop, in modo da favorire la riflessione e il dialogo.

All'inizio del processo, viene posta ai partecipanti la "sfida", viene indicato chiaramente il tempo a disposizione e il facilitatore chiede ai partecipanti di costruire un modello che esprima i propri pensieri o che rappresenti la risposta alla sfida.

Le scelte del facilitatore nella definizione delle sfide e la loro descrizioni è cruciale per il risultato del workshop. Il compito del facilitatore è dunque di presentare la sfida in modo che serva al meglio allo scopo del workshop, seguendo i principi di base del metodo.

Fase 2: Costruzione

Nella fase di costruzione i partecipanti costruiscono la loro propria risposta alla sfida che è stata loro lanciata.

Mentre costruiscono i propri modelli assegnano loro un significato e creano una narrazione per mezzo di metafore. Durante questa fase, ogni singolo partecipante ha l'occasione di riflettere sull'aspetto del tema introdotto dalla sfida e può quindi acquisire una comprensione più chiara e dettagliata di quelle che sono le proprie riflessioni e i propri pensieri sull'argomento.

Il processo di costruzione ispira e supporta tutto il processo di riflessione poiché i partecipanti hanno la possibilità di pensare con le loro mani. Il fatto che utilizzino le mani per costruire dei modelli concreti e tridimensionali dei loro pensieri, consente un accesso più facile alla conoscenza e all'esperienza che è immagazzinata nella loro mente e catalizza nuovi flussi di pensiero.