Differenze tra le versioni di "Foglia"

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infine le foglie possono essere semplici, quando un'unica foglia è attaccata al ramo, oppure composte, quando più foglie sono attaccate allo stesso picciolo; queste ultime sono dette:
  
 
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[[Image:foglia-sezione.png|thumb|Una sezione della foglia, sembra un hamburgher, dall'alto si vedono l'epidermide superiore, il tessuto a palizzata, il tessuto lacunoso con le nervature e poi l'epidermide inferiore]]Sezionando una foglia e guardandola al microscopio si può osservare che assomiglia ad un hamburger; infatti racchiuse tra le due epidermidi (superiore e inferiore) si trovano trovano il tessuto a palizzata e sotto di questo lo strato lacunoso. Si possono anche riconoscere i tessuti che costituiscono le nervature e le cellule di guardia che controllano l'apertura degli stomi.
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Sezionando una foglia e guardandola al microscopio si può osservare che assomiglia ad un hamburger; infatti racchiuse tra le due epidermidi (superiore e inferiore) si trovano trovano il tessuto a palizzata e sotto di questo lo strato lacunoso. Si possono anche riconoscere i tessuti che costituiscono le nervature e le cellule di guardia che controllano l'apertura degli stomi.
  
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Il compito della foglia è quello di produrre il glucosio che è il nutrimento della foglia.
 
Il compito della foglia è quello di produrre il glucosio che è il nutrimento della foglia.
  

Versione attuale delle 21:45, 28 mag 2011

Foglia-margine.png

Le piante sono viventi autotrofi ossia sono in grado di produrre da sé il nutrimento necessario per la propria sopravvivenza; sono anchemolto importanti per la vita sulla terra, poiché producono l'ossigeno necessario alla respirazione di tutti gli altri esseri viventi.

L'organo della pianta che si occupa di ciò è la foglia, grazie alla fotosintesi clorofilliana. Si può quindi dire che essa è un piccolo laboratorio chimico in grado di utilizzare la luce come fonte di energia.

Le venature della foglia

Nella foglia si possono riconoscere la lamina, ossia la sua superficie, un picciolo, attraverso il quale la foglia è attaccata al ramo, e le nervature, che dal picciolo si diramano su tutta la sua superficie.

Le foglie possono avere diverse forme:

  • rotonda
  • ovale
  • lanceolata
  • cuneiforme
  • aghiforme;

il loro margine può essere:

  • intero
  • seghettato
  • dentato
  • lobato
  • uncinato
  • crenato
Una sezione della foglia, sembra un hamburgher, dall'alto si vedono l'epidermide superiore, il tessuto a palizzata, il tessuto lacunoso con le nervature e poi l'epidermide inferiore

parlando delle nervature la foglia si può dire:

  • penninervia (le nervature sembrano delle penne di uccello)
  • parallelinervia (le nervature, partendo dal picciolo sono parallele)
  • palminervia (le nervature partono a raggiera dal picciolo)

l'attaccatura della foglia al ramo può essere:

  • picciolata (quando il picciolo è ben evidente)
  • sessile (quando la foglia è attaccata direttamente al ramo)
  • inguainante (quando la foglia si avvolge attorno al ramo)

infine le foglie possono essere semplici, quando un'unica foglia è attaccata al ramo, oppure composte, quando più foglie sono attaccate allo stesso picciolo; queste ultime sono dette:

  • imparipennate quando le foglioline sul picciolo sono dispari;
  • paripennate quando sono in numero pari; oppure
  • palamata quando sono disposte a raggiera intorno al picciolo.
Uno stoma aperto
Una pianta acquatica si notano le bolle di ossigeno sulle foglie

Sezionando una foglia e guardandola al microscopio si può osservare che assomiglia ad un hamburger; infatti racchiuse tra le due epidermidi (superiore e inferiore) si trovano trovano il tessuto a palizzata e sotto di questo lo strato lacunoso. Si possono anche riconoscere i tessuti che costituiscono le nervature e le cellule di guardia che controllano l'apertura degli stomi.

Il compito della foglia è quello di produrre il glucosio che è il nutrimento della foglia.

La formula che descrive questo processo, la fotosintesi clorofilliana, è la seguente:

6H2O + 6CO2 → C6H12O6 + 6O2

da cui vediamo che usando l'acqua prelevata dalle radici nel terreno e l'anidride carbonica dall'atmosfera mediante gli stomi, grazie all'energia del sole produce il glucosio e rilascia come prodotto di scarto l'ossigeno.